Dente Ritenuto

Il dente ritenuto, è un dente che, raggiunto il normale periodo di eruzione, rimane parzialmente o completamente trattenuto nel mascellare superiore o nella mandibola, pur avendo ancora potenziale eruttivo. Un dente ritenuto può erompere quando viene eliminata la causa o rimosso l’ostacolo che ne impediva l’eruzione.

I denti che più soffrono questa condizione sono i terzi molari mascellari (i cosiddetti denti del giudizio), seguiti dai terzi molari mandibolari. Con minor frequenza anche canini e premolari possono essere coinvolti.

 

 

Dente Ritenuto

Quali sono le cause?

Diverse sono le cause che possono portare ad un dente ritenuto:

  • Fattori generali: sesso, ambiente, dieta, clima, infezioni acute
  • Fattori sistemici: endocrini, metabolici, genetici
  • Fattori locali: mancanza di spazio, cisti, denti soprannumerari, trauma, anchilosi (fusione tra radice e osso alveolare), mantenimento prolungato denti decidui
  • Patologie specifiche come disostosi cleidocranica, osteopetrosi

Questa situazione può colpire sia la dentizione permanente che la decidua. Nel caso di bambini, è di fondamentale importanza intervenire precocemente per poter permettere ai denti di erompere nella corretta posizione.

Quali sono i sintomi associati?

In alcuni casi, il dente ritenuto può non creare disturbi, rimanendo praticamente inosservato; in altri casi, può portare a dolore, infezione, mal di testa, può rendere difficile la corretta igiene orale favorendo l’insorgenza di carie, può causare un disallineamento dei denti nella restante arcata e addirittura, nei casi più gravi, alla formazione di cisti.

Mai sottovalutare i campanelli d’allarme, perché molto spesso sono indicatori di un problema più grande. Basta una semplice radiografia per poter stabilire una corretta diagnosi. L’RX, infatti, ci permette di identificare la posizione del dente e capire qual è il miglior approccio da intraprendere

 

 

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Cosa fare in caso di dente ritenuto

Importante studiare nel dettaglio ogni situazione, per comprendere il trattamento migliore da intraprendere per il paziente. Le soluzioni disponibili sono: estrazione, ortodonzia, autotrapianto o una combinazione delle stesse.

Caso Clinico:

Paziente di 14 anni

Foto ortopanoramica: possiamo osservare il 25 (secondo premolare di sinistra), che non ha sufficiente spazio per erompere, perché bloccato dal 24 (primo premolare di sinistra) e dal 26 (primo molare di sinistra)

Dopo un’attenta analisi radiografica, abbiamo optato per un trattamento ortodontico che ci ha permesso, grazie ad una molla, di creare lo spazio sufficiente per l’eruzione del 25

Successivamente, in combinazione con la terapia precedentemente stabilita, abbiamo optato per una esposizione con elettrobisturi in modo da permettere al dente la sua normale eruzione. Questa procedura consente un approccio meno invasivo, meno doloroso, previene il sanguinamento, evita la diffusione di batteri e protegge meccanicamente la struttura tissutale; la cicatrizzazione inoltre sarà più rapida e non sarà necessario l’utilizzo di punti di sutura. Il paziente avrà così un recupero più rapido e con maggior confort.

Studio Odontoiatrico Roma

Roma

Fiumicino

Alessandra Amodeo

Diplomata al liceo classico, prosegue gli studi presso l'Universidade Catolica Portuguesa, portando passione e dedizione nell'odontoiatria, arricchita dall'esperienza nello Studio Amodeo & De Marchis.

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Alessandra Amodeo